L’autore Graham Hancock è in procinto di pubblicare un seguito del suo best-seller Fingerprints of the Gods atto a dimostrare che la Terra è stata colpita da una cometa circa 12.800 anni fa e che questo evento avrebbe cancellato una civiltà evoluta allora esistente.
Per dimostrare la sua tesi, l’autore riporta una serie di documenti di geofisica e di riviste geologiche affermando che, dopo dopo l’impatto della cometa, le prove sarebbero state coperte dai naturali processi geologici.

In particolare, il cratere relativo all’impatto, la sola cosa che avrebbe potuto oggi dimostrare la sua teoria, non è percettibile in quanto il corpo astronomico avrebbe colpito una superficie ghiacciata e non avrebbe dunque potuto lasciare tracce.
Il nuovo libro, dal titolo Magicians of the Gods, sarà pubblicato a settembre e porterà avanti la sua tesi tentando di bissare il successo avuto nel 1995 con Fingerprints of the Gods, che ha venduto da solo oltre 3 milioni di copie.
“Quello che mi mancava era una pistola fumante. Ora l’abbiamo.”, ha riferito l’autore in un’intervista al Sunday Times.

Nel primo volume, l’autore afferma che diversi siti archeologici sulla Terra siano in effetti molto più antichi di quello che si pensi.
Inoltre nel primo libro viene ipotizzata l’esistenza di una civiltà molto evoluta, quasi estintasi circa 10.500 anni fa nel periodo dell’ultima glaciazione terrestre. I pochi individui che si sarebbero salvati da un’estinzione quasi totale avrebbero dato vita alle antiche civiltà, tra cui quella egizia in grado di costruire piramidi ed altri monumenti maestosi con un’abilità fuori dal comune se consideriamo il livello di tecnologia che pensiamo queste popolazioni abbiano raggiunto in quel periodo.
Inutile dire che tutte le sue teorie non sono mai state accettate e nemmeno discusse dalle comunità scientifiche internazionali.

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