Rappresentazione artistica di una lampo di raggio gamma. Grazie alla mappatura dei lampi di raggi gamma è stato possibile delineare la Grande Muraglia di Ercole–Corona Boreale.

La cosiddetta Grande Muraglia di Ercole–Corona Boreale (Hercules–Corona Borealis Great Wall o anche Her–CrB GW) rappresenta il più grande oggetto astronomico (inteso come struttura fisica tenuta insieme dalla forza di gravità) mai osservato dall’uomo.

L’oggetto è un’immensa sovrastruttura, un filamento di ammassi di galassie della misura di circa 10 miliardi di anni luce di diametro. Questo enorme filamento, tenuto insieme a grandissime distanze dalla forza di gravità, è stato scoperto nel 2013 grazie alla mappatura dei lampi di raggi gamma. La struttura si trova in direzione delle costellazioni Ercole e Corona Boreale (da cui prende il nome).

Nella speciale classifica degli oggetti astronomici più grandi mai osservati, la Grande Muraglia di Ercole–Corona Boreale ha spodestato dal trono U1.27 (denominato anche Huge Large Quasar Group o Huge-LQG), un grosso ammasso di 73 quasar nella costellazione del Leone che si estende per circa 4 miliardi di anni luce.
La struttura risulta inoltre essere sei volte più grande della Grande Muraglia Sloan (Sloan Great Wall, un enorme ammasso di galassie scoperto nel 2003 grazie all’analisi dei dati dello Sloan Digital Sky Survey).

Questa enorme struttura cosmica, che si trova ad una distanza di circa 10 miliardi di anni luce, rappresenta di per sé un problema per le attuali teorie cosmologiche. Una struttura così grande potrebbe infatti andare contro il principio cosmologico, secondo il quale a grandi distanze e prendendo in considerazione grandi porzioni di spazio la materia nell’Universo sarebbe distribuita uniformemente.

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