La tempesta anticiclonica gioviana definita “Grande Macchia Rossa” (la più grande ed immensa tempesta del sistema solare, grande più o meno quanto l’intera Terra) è in corso di rimpicciolimento ormai da diversi anni e le ultime immagini inviateci dal telescopio spaziale Hubble rivelano che sta subendo un notevole restringimento e che questo sta addirittura accelerando.
Le immagini analizzate più in particolare sono state quelle scattate dal telescopio Hubble nel 1995, 2009 e 2014. Messe a confronto fanno comprendere chiaramente il ridimensionamento della macchia.
La Grande Macchia Rossa è un po’ il marchio di fabbrica di Giove, il pianeta gigante gassoso del nostro sistema solare. Il suo ridimensionamento è noto tuttavia da diversi decenni ma solo con le immagini dei moderni telescopi spaziali l’effetto si è mostrato in tutta la sua imponenza.

Secondo Amy Simon, ricercatore del Goddard Space Flight Center della NASA, attualmente la GMR misurerebbe circa 16.495 kilometri, un valore che rappresenta la più piccola misura rilevata da quando la macchia viene osservata. Secondo le osservazioni di fine Ottocento, la macchia misurava circa 41.000 kilometri sul suo asse longitudinale. Le misure rilevate dalle sonde Voyager della NASA hanno poi fatto scendere il diametro a poco più di 23.000 kilometri.
Ma è solo dal 2012 che le osservazioni hanno rilevato una forte restringimento della macchia il cui tasso di ridimensionamento ha avuto una sorta di accelerazione, riducendosi di circa 930 kilometri all’anno. Anche la forma sarebbe cambiata trasformandosi da ovale a tonda.

L’ultima immagine è stata scattata da Hubble il 21 aprile 2014. Nonostante le numerose osservazioni, attualmente nessuno sa il perché di questo restringimento. Tra le ipotesi, la nascita nel vortice principale di numerosi piccoli vortici che stanno alterando la forma e riducendo il diametro complessivo della grande macchia.

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