Google lo scorso mese ha registrato il brevetto di una fotocamera impiantabile sulla pupilla tramite lenti a contatto. La fotocamera sarebbe in grado di scattare fotografie e di trasmetterle wi-fi ad uno smartphone o ad un altro dispositivo (Google Glass?).
Il dispositivo è controllabile tramite l’apertura e la chiusura delle palpebre. Le varie combinazioni del battere di ciglia potrebbero identificare diversi comandi a seconda del tempo intercorso tra un battito e un altro o, se i dispositivi fossero applicati su tutti e due gli occhi, a seconda del battere dell’occhio destro oppure di quello sinistro.

Lo spessore della fotocamera applicata sulla lente a contatto non dovrebbe influire sulla normale vista e non dovrebbe dare alcun fastidio all’occhio stesso. Il dispositivo è in grado di comunicare con chi lo indossa anche tramite segnali acustici, il che lo renderebbe molto utile, per esempio, ai non vedenti o agli ipovedenti quando camminano in strada o soprattutto quando devono attraversare un incrocio con il semaforo. Il gadget potrebbe inoltre segnalare loro eventuali ostacoli sul cammino. Il dispositivo potrebbe, tra l’altro, rivelarsi utile per il monitoraggio della salute in quanto contiene un microscopico sensore in grado di fornire dati costanti sul livello di glucosio nel sangue.

Ma le eventuali applicazioni del dispositivo potrebbero essere varie O addirittura infinite, in base alla fantasia degli autori delle applicazioni. Ad esempio, tramite un’applicazione di riconoscimento facciale (caratteristica che Google non ha comunque attivato su ben più noti Google Glass) le forze dell’ordine sarebbero capaci di capire all’istante se sospetto che si trovano di fronte sia incensurato o meno.
Un dispositivo del genere aizzerebbe ulteriormente i sostenitori della privacy in quanto la sua fotocamera, a differenza di quella dei Google Glass, sarebbe quasi del tutto nascosta sopra il bulbo oculare e all’interno della palpebra e le fotografie sarebbero scattate letteralmente in un batter d’occhio.

Approfondimenti