Gli scienziati creano la super insalata facile da lavorare e da imbustare
Categoria: Scienze e tecnologia
Una ricerca guidata dal professor Gail Taylor dell’Università di Southampton è arrivata creare un’insalata le cui foglie risultano molto più resistenti nel contesto del processo di lavorazione nelle fabbriche durante i quali le foglie subiscono un lungo processo prima di essere imbustate e spedite nei supermercati.
Le insalate imbustate che compriamo al supermercato subiscono infatti un lungo processo di lavorazione prima di arrivare sulle nostre tavole. Dopo la raccolta e il trasporto in fabbrica, le foglie devono essere lavate, depurate e quindi passate sotto un macchinario che elimina l’acqua in eccesso, dopodiché vengono imbustate e imballate. Nel corso di tale processo, molte foglie vengono scartate in quanto non riescono a resistere ai vari trattamenti alle quali vengono sottoposte a causa della loro scarsa resistenza o sottigliezza.
Il professor Taylor ha condotto la ricerca lavorando di fianco ad addetti alla produzione dell’azienda Vitacress, leader nella produzione di insalata imbustata. Taylor ha in primo luogo identificato il genoma delle foglie più resistenti, quindi ha dato il via ad una coltivazione di lattughe selezionate in base a tale materiale genetico. Nel corso della ricerca, è stato anche scoperto che utilizzando molta meno acqua nel corso del processo di cultura, le foglie di insalata crescevano meglio e risultavano molto più resistenti.
In particolare, secondo Taylor, utilizzando il 20% in meno di acqua nelle coltivazioni di insalate, le foglie sviluppano una superficie a celle molto più rigida. Oltre a questo c’è da prendere in considerazione anche il minore spreco di acqua che non è cosa da poco per un’azienda.
Secondo Rothwell, i risultati questa ricerca potrebbero essere importanti anche per futuri studi considerando l’ampia gamma di colture alle quali essa può essere applicata.
Dopo la cerca, inoltre, la partnership tra i ricercatori e la Vitacress è stata estesa anche ad una società sementiera incaricata di fornire la materia prima alla Vitacress. In questo modo, ha affermato Rothwell, per le future ricerche il gruppo di studio avrà a disposizione l’intera catena produttiva e si potranno fornire gli input conoscitivi scaturiti dallo studio direttamente ai protagonisti della catena in modo che, in un futuro non troppo remoto, la super insalata possa giungere sulle tavole delle persone.
ma chi si fida di questi cibi fatti in laboratorio, non sai mai cosa gli hanno modificato a livello genetico… Oramai le vecchie insalate da campo ce le possiamo pure scordare.