Utilizzando il telescopio spaziale James Webb, un gruppo di astronomi ha scoperto l’ennesimo pianeta extrasolare, denominato GJ 1132b. Il pianeta si rivela però molto più interessante rispetto agli altri perché, oltre ad avere dimensioni simili a quelle della Terra, orbita intorno ad una nana rossa e si trova a soli 39 a.l. di distanza da noi.
Una distanza del genere, abbastanza piccola se confrontata con le distanze medie di tutti gli altri pianeti extrasolari individuati fino ad oggi, potrebbe forse un giorno permettere una visualizzazione diretta dello stesso pianeta, magari con telescopi spaziali molto più performanti di quelli di cui disponiamo oggi.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.
“Per avere un quadro veramente completo di come sono fatti gli esopianeti, dobbiamo concentrarci sui pianeti in transito (davanti alle loro stelle, ndr) vicini, proprio come GJ 1132b”, dichiara Zachory Berta-Thompson, uno degli autori principali dello studio. L’astronomo conferma che il pianeta da poco individuato si rivela uno degli esopianeti più interessanti in quanto tre volte più vicino a noi di qualunque altro pianeta delle dimensioni terrestri che abbiamo individuato fino ad ora.
L’esopianeta orbita intorno ad una piccola stella del tipo nana rossa che alle dimensioni di circa un quinto di quelle del Sole.
Ulteriori studi futuri di GJ 1132b, che di certo non mancheranno vista la relativa vicinanza del corpo, potranno in futuro determinare se tali pianeti, di dimensioni simili a quelle della terra e orbitanti intorno a nane rosse, ossia una tipologia di stella molto comune nella nostra galassia (finanche più di stelel come il nostro sole), sono in grado di ospitare la vita per come la conosciamo.
Già oggi si teorizza che l’atmosfera dell’esopianeta risulti piuttosto abitabile e che l’acqua possa rimanere liquida sulla sua superficie in quanto lo stesso pianeta rientra nella cosiddetta zona abitabile.
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