Da martedì il Giappone inizierà a riavviare il suo programma nucleare quattro anni dopo il terribile tsunami che ha scatenato crolli e molti problemi presso l’impianto nucleare di Fukushima e che ha costretto, sull’onda dell’opinione pubblica, alla chiusura di tutti gli impianti nucleari del paese.
Essendo molto povero di risorse a livello energetico, il Giappone è quindi costretto a riavviare il suo programma nucleare.
In particolare saranno riavviate due reattori per tenere a bada parte del fabbisogno di elettricità nazionale.

Per evitare il ripetersi di problemi avvenuti a Fukushima, il Giappone ha messo in piedi norme di sicurezza molto più severe rispetto al passato con molte più misure di prevenzione nei confronti di eventuali terremoti e maremoti. Lo stesso governo del primo ministro Shinzo Abe si è rivelato abbastanza desideroso di rimettere in funzione almeno una parte delle quattro dozzine di reattori nucleari presenti nel paese.
Secondo un portavoce del governo, è importante per la politica energetica del paese che il governo vada avanti con i riavvii dei reattori una volta che si confermano sicuri. La più grande priorità resta comunque sempre la sicurezza.

Si prevede che il reattore numero uno alla centrale nucleare di Sendai possa essere acceso entro martedì. La produzione di energia elettrica da parte del reattore, vecchio di 31 anni, dovrebbe ricominciare dunque da venerdì. Tuttavia un lavoro regolare da parte delle reattore non dovrebbe cominciare fino ai primi di settembre.

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