Recenti mappe topografiche, realizzate tramite un radar aereo sviluppato presso l’Università del Kansas, dimostrano che il grande ghiacciaio galleggiante Thwaites dell’Antartide ha cominciato a distaccarsi e probabilmente scomparirà nel giro di pochi secoli.
La mappatura è stata effettuata nel contesto del progetto Operation IceBridge della NASA.

L’importanza di questo ghiacciaio nella calotta polare antartica risiede nel fatto che esso funge da perno per tutta la struttura polare. Il suo futuro scioglimento aumenterebbe il livello dei mari di tutto il mondo di diversi metri. La cosa pare alquanto inevitabile in quanto il ghiacciaio è sottoposto ai venti tiepidi e alle correnti marine calde che stanno riducendo da diversi secoli l’Antartico occidentale.
Già da molti anni gli scienziati hanno messo in guardia i governi di tutto il mondo sul pericolo futuro in cui incorrerebbero tutte le città costiere del mondo.

I ricercatori dell’Università di Washington hanno affiancato all’analisi delle mappe topografiche una serie di simulazioni computerizzate e sono arrivati alla conclusione che lo scioglimento sarà inevitabile, anche se non hanno potuto stabilire un periodo preciso per un distacco definitivo, assumendo che esso potrà avvenire “tra diversi secoli”.

Secondo il glaciologo Ian Joughin il nuovo studio potrà però fornire una maggiore comprensione dei tassi di scioglimento del ghiacciaio e della stabilità degli strati di ghiaccio marino.
Le simulazioni mostrano che il distacco definitivo potrebbe avvenire in un periodo nel futuro compreso tra 200 e 1.000 anni da adesso. I diversi scenari dipendono dal livello di riscaldamento globale che si raggiungerà nel prossimo futuro. Quelli più probabili, tuttavia, sono compresi tra 200 e i 500 anni da adesso.

Le stesse simulazioni hanno dimostrato l’inevitabilità del processo e nessun possibile meccanismo di stabilizzazione che possa rallentare il distacco nel corso del tempo.
Il ghiacciaio inizialmente si ritirerà provocando meno di un millimetro all’anno di innalzamento delle acque per poi passare ad un livello di scioglimento di molto superiore nel giro di soli 100 anni.

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