Il fumo di sigarette renderebbe le donne obese insensibili ai grassi e dolci
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Il Monell Center di Philadelphia ha condotto una nuova ricerca sul fumo di sigarette in relazione all’obesità femminile. La ricerca è stata portata avanti da M. Yanina Pepino e Julie Mennella ed è stata pubblicata sulla rivista Obesity.
La ricerca ha analizzato quattro gruppi di donne dai 21 ai 41 anni di età: obese fumatrici, obese non fumatrici, non obese fumatrici e non obese non fumatrici. Le donne hanno assaggiato alcuni budini alla vaniglia, che contenevano diverse quantità di grassi, ed hanno dovuto valutarne la dolcezza e la cremosità.
Secondo Pepino, le obese fumatrici avevano più difficoltà a percepire la dolcezza e la cremosità e quindi a provare piacere nella degustazione dei budini. Provando meno piacere nel deglutire i budini, le obese fumatrici erano portate a mangiarne di più. Il fumo quindi sarebbe responsabile di un maggior consumo di calorie nelle donne obese per quanto riguarda il consumo di grassi e dolci.
Già precedenti ricerche avevano correlato l’abitudine del fumo ad una maggiore dipendenza dal consumo di grassi e questo nuovo studio tende ulteriormente a sfatare il mito secondo il quale i fumatori riuscirebbero a contenere il loro peso più facilmente rispetto ai non fumatori.
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