Alcuni sviluppatori giapponesi hanno realizzato una fotocamera capace di registrare oltre un trilione di fotogrammi al secondo. Si chiama STAMP (Sequentially Timed All-optical Mapping Photography) e risulta essere migliaia di volte più veloce, in fase di registrazione, di molte moderne telecamere convenzionali ad alta velocità.
Lo strumento servirà, naturalmente, per esaminare quei fenomeni naturali la cui velocità di esecuzione e così alta da rendere l’elaborazione delle informazioni molto complessa.
La fotocamera si baserebbe su una proprietà della luce denominata dispersione la quale può essere osservata nei cieli nuvolosi in cui la luce del sole viene letteralmente splittata in varie fasi di colore. In maniera simile, lo strumento divide i brevi impulsi di luce in raffiche di fresh colorati che vengono indirizzati sull’oggetto da osservare.
A differenza di altre fotocamere ultraveloci, quest’ultimo progetto può catturare più fotogrammi alla volta permettendo, dunque, in proiezione futura la possibilità di vedere letteralmente particelle e atomi che si muovono in spazi microscopici a velocità altissime.
Attualmente il dispositivo è ancora in fase di miglioramento e gli scienziati stanno tentando di acquisire sempre più fotogrammi in sequenza.
Secodo Keiichi Nakagawa, uno dei ricercatori impegnati nel progetto, lo strumento potrebbe portare in futuro ad applicazioni che attualmente si riesce addirittura difficile anche solo da immaginare. Uno dei campi di applicazione potrebbe essere forse quello relativo alle meccaniche quantistiche del mondo degli atomi ma una vasta gamma di fenomeni ultraveloci, attualmente del tutto inesplorati, potranno essere rielaborati e studiati come mai era stato permesso prima.
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