Ricostruzione grafica del fondale.
Crediti immagine: LASP / Brian Hynek.

Un nuovo studio, pubblicato su Geology, mostra quella che può essere considerata come una traccia concreta dell’esistenza di un antico lago nella zona del Meridiani Planum su Marte. Gli scienziati hanno analizzato un deposito di sale di cloruro largo circa 18 miglia quadrate e non molto lontano dal sito di atterraggio del rover della NASA Opportunity.

Come in altre precedenti scoperte, depositi di sale così vasti rappresenterebbero la prova concreta che in un tempo molto lontano su Marte vi erano grandi formazioni acquose. La cosa che però differenzia questo fondale dagli altri è il fatto che esso non è più vecchio di 3,6 miliardi di anni. Questa formazione acquosa, dunque, doveva esistere in un periodo seguente a quello in cui si pensa che la stessa acqua sia evaporata sparendo dal pianeta rosso.
Secondo Brian Hynek, ricercatore presso la CU-Boulder e uno degli autori dello studio, si può essere abbastanza certi che questo fondale rappresenti la traccia di uno degli ultimi esempi di laghi esistiti sulla superficie marziana.

Gli scienziati hanno inoltre analizzato il livello di salinità del lago stimandolo in circa l’8% di quello degli oceani della Terra. Questa bassa salinità, tra l’altro, avrebbe potuto aumentare le possibilità di esistenza di vita microbica all’interno dell’acqua.
Sempre secondo Hynek, questo lago sarebbe stato abitabile per gran parte della sua esistenza tuttavia dovrebbero essere analizzati altri fattori come il grado di acidità.

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