Rappresentazione artistica di Kepler-56b inghiottito dalla propria stella.
Crediti immagine: David A. Aguilar (CfA).

L’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) ha annunciato, nel corso della riunione della American Astronomical Society, che i due pianeti orbitanti intorno alla stella Kepler-56 (ossia Kepler-56b e Kepler-56c) saranno Kepler-56c dalla propria stella in 130 milioni e 155 milioni di anni, rispettivamente.

Secondo Gongjie Li, ricercatore del CfA, è la prima volta che si riesce a prevedere la morte di due esopianeti conosciuti in un unico sistema.
Kepler-56b effettua un giro completo intorno alla stella 10,5 giorni terrestri, mentre l’orbita di Kepler-56c dura 21,4 giorni terrestri.
Entrambi i pianeti risultano essere molto vicini alla loro stella, molto più finanche di quanto mercurio si avvicina al Sole.

Il sistema planetario che orbita intorno a Kepler-56 offre uno squarcio del futuro che molto probabilmente si materializzerà anche nel nostro sistema solare non appena il Sole comincerà ad ingrandirsi per diventare una gigante rossa. Secondo i calcoli, un giorno il Sole, che si sarà gonfiato a dismisura, inghiottirà Mercurio e Venere (secondo diversi modelli anche la Terra).

È proprio quello che sta accadendo alla stella Kepler-56 che sta diventando una gigante rossa. Il processo di ingrandimento, che sta provocando un aumento a dismisura della sua circonferenza, durerà centinaia di milioni di anni e farà sì che i pianeti interni vengano letteralmente inghiottiti dalla superficie stellare.
Il loro destino sembra dunque segnato anche se occorreranno ancora tra i 130 e i 155 milioni di anni (che rappresentano comunque un batter di ciglia nel contesto dei tempi cosmici).
In ogni caso, ancor prima dell’impatto con la superficie stellare, a causa dell’avvicinamento, i due pianeti verranno riscaldati a tal punto, che le loro atmosfere inizieranno letteralmente a bollire e i pianeti stessi assumeranno una forma ovale a causa dell’immensa forza gravitazionale alla quale saranno sottoposti.

Si pensa che l’unico sopravvissuto del sistema planetario possa risultare il gigante gassoso Kepler-56d, molto più distante dalla stella rispetto ai suoi due cugini. Kepler-56d effettua un giro completo intorno alla stella in 3,3 anni terrestri.

Altra particolarità interessante del sistema planetario di Kepler-56 è il fatto che le orbite dei due pianeti interni risultano essere molto “inclinate” rispetto alla stella e, secondo gli astronomi, ciò risulterebbe strano in quanto i pianeti tendono a formarsi dallo stesso disco di materiali che vanno poi a formare anche la stella.

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