Maria de Jesus Arroyo, 80 anni, ha subito un attacco di cuore il 26 luglio 2010 è stata dichiarata morta all’ospedale White Memorial Medical Center di Boyle Heights. Nello stesso ospedale è stata poi collocata all’interno di un vano refrigerato dell’obitorio locale, in attesa degli addetti delle pompe funebri.
Il legale della famiglia, Scott Schutzman, dichiara che la donna era stata collocata nel freezer dell’obitorio quando era ancora in vita. La donna si sarebbe poi svegliata e avrebbe effettuato alcuni tentativi per uscire dal loculo ma con l’abbassarsi della temperatura corporea sarebbe poi deceduta definitivamente.
A testimonianza di ciò, gli impresari delle pompe funebri, una volta giunti sul posto, avrebbero trovato il corpo della donna posto all’incontrario (con la testa rivolta verso il basso) e alcuni segni che testimonierebbero la lotta della donna per aprire lo sportello, tra cui un naso rotto e alcune contusioni al volto e alle mani.
Inizialmente la famiglia aveva attribuito questi segni ad una cattiva gestione dei suoi resti da parte del personale dell’ospedale. Ed infatti era partita anche una denuncia nei confronti del personale ospedaliero.
Tramite però una più attenta analisi, a seguito delle indagini, si sarebbe scoperto che la donna era stata congelata viva nella camera mortuaria. Il caso di negligenza nei confronti di addetti dell’ospedale è stato quindi archiviato ed è diventato un’accusa di omicidio colposo nei confronti dei medici. Il White Memorial Medical Center ha negato ogni addebito affermando che ci sono numerosi protocolli per dichiarare la morte di un paziente e che questi erano stati tutti effettuati nel caso in questione.

Approfondimenti