L’energia oscura è una ipotetica forma di energia che permea tutto lo spazio e tende ad accelerare l’espansione dell’universo.
Secondo uno studio di Joan Sola, dell’Università di Barcellona, e Spyros Basilakos, dell’Accademia di Atene in Grecia, il vuoto quantistico sarebbe pieno di fluttuazioni che contribuiscono, in qualche modo, alla forza che sta dietro l’energia oscura. Secondo questo studio, quello che vediamo con le osservazioni sarebbe soltanto un miraggio in quanto l’energia oscura sarebbe soltanto un tipo di energia quantistica presente nel vuoto dinamico diversamente da quanto concepito dalla teoria della costante cosmologica di Einstein (un ulteriore lettura dell’energia oscura) che descrive una densità dell’energia nel vuoto statico.
Tra le teorie che spiegano l’essenza dell’energia oscura vi è quella dell’esistenza di un “campo di energia fantasma” la cui densità continua ad aumentare e che in un tempo futuro molto lontano spezzerà i legami stessi che intercorrono tra gli atomi portando l’espansione stessa dell’universo ai massimi livelli.
Altra teoria è quella della cosiddetta “quintessenza” la quale prevede l’esistenza di un agente anti-gravitante che sostanzialmente respingerebbe i corpi invece di attrarli. Queste due teorie si basano in gran parte sull’osservazione e sullo studio della radiazione cosmica di fondo. Secondo Sola e Basilakos, queste rappresentazioni sarebbero dunque solo un effetto simulato dal vuoto quantistico che si potrebbe calcolare matematicamente.
La parola “vuoto” non dovrebbe comunque trarre in inganno; nulla sarebbe più pieno del vuoto quantistico, ribollente di fluttuazioni che contribuiscono a determinare tutto ciò che vediamo e misuriamo. Secondo gli scienziati, inoltre, la spiegazione basata sul vuoto quantistico sarebbe più naturale e semplice delle precedenti due teorie.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista della Royal Astronomical Society.
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