Una squadra di ricercatori dell’l’Università di Tsukuba in Giappone ha sviluppato uno speciale dispositivo che permette di fare misurazioni della massa di molecole microscopiche dell’ordine dei nanogrammi con il margine di solo 1% di errore. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Applied Physics Letters.
Il dispositivo permetterebbe di misurare le molecole nell’ambiente liquido, ossia l’ambiente in cui i processi biologici avvengono, permettendo, per esempio, una migliore osservazione e comprensione delle molecole del DNA.

“A differenza delle precedenti misurazioni effettuate da cantilever accoppiati, in grado di rilevare l’esistenza di piccole masse ma che non possono quantitativamente misurare la massa, esso non richiede un ambiente speciale per la misurazione, come un vuoto ultra alto“, dichiara Hiroshi Yabuno, professore presso la stessa università giapponese ed uno degli autori della ricerca.
Tramite un processo denominato oscillazione autoeccitata, il dispositivo è in grado di effettuare misurazioni a livello cellulare e subcellulare.
Il dispositivo è stato testato misurando la massa di microsfere di polistirene che hanno un diametro di 15 micrometri, una dimensione che rientra nello stesso ordine di grandezza delle cellule del fegato.

Affinando ulteriormente il procedimento, secondo gli scienziati autori del progetto si può prevedere di realizzare misurazioni di masse infinitesimali attualmente impossibili in qualunque ambiente. Il futuro lavoro della squadra verterà proprio sui metodi per ottenere una più alta precisione nella misurazione di campioni biologici come cellule umane e cellule del DNA in ambienti liquidi.

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