I chimici del laboratorio della Rice University sono riusciti a creare una batteria flessibile, portatile ed indossabile costituita da una sottile foglio che riesce a stoccare energia elettrica. Il lavoro è stato pubblicato sul Journal of American Chemical Society.
Il materiale, completamente flessibile, è costituito da elettrodi di fluoruro di nichel posti a strati intorno ad un elettrolita solido.
Il sistema offre prestazioni tipiche di un supercondensatore ad alta potenza ma senza il litio, il materiale più comune oggi esistente tra le batterie di tipo commerciale (vedi pacchi batteria di smartphone ed altri prodotti commerciali portatili che necessitano di energia elettrica).
Il prototipo costruito ha uno spessore di appena un centesimo di un pollice (circa la quinta parte di un millimetro) ma può essere ingrandito o rimpicciolito a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare aggiungendo o diminuendo gli strati di cui è composto. In futuro, in ogni caso, il foglio batteria potrebbe risultare ancora più sottile.
Negli stress test il foglio ha dimostrato di poter conservare bene il 76% della sua capacità dopo 10.000 cicli di caricamento e scaricamento e 1.000 cicli di piegatura.
I prototipi avrebbero le stesse qualità flessibili del grafene, dei nanotubi di carbonio e dei polimeri conduttori ma con una capacità di memorizzazione di energia molto più alta.
James Tour, uno dei chimici della Rice ed uno degli autori della ricerca, ha dichiarato che realizzare lo stoccaggio di energia elettrica in materiali inorganici era risultato sempre molto difficile in quanto questi tipi di materiali non hanno alcuna proprietà elastica e risultano di solito sempre molto fragili.
In passato è stato utilizzato il carbonio, che può diventare anche molto flessibile. Tuttavia il carbonio ed altri materiali simili non hanno mai raggiunto il livello qualitativo di stoccaggio dei sistemi inorganici, in particolare del floruro di nichel.
Secondo Tour, il sistema realizzato si comporterebbe come un super condensatore e questo permetterebbe un processo di caricamento molto più veloce. Lo studio potrebbe inoltre risultare in futuro di utilità nel processo di costruzione di altri materiali simili con struttura 3-D.
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