Negli ultimi tempi alcune notizie di cronaca stanno portando in auge presunti casi riguardanti il cosiddetto “knockout game“. Quello che viene definito come gioco, che avrebbe già perso la sua aurea di leggenda metropolitana già da diverso tempo, sarebbe in realtà una vera e propria aggressione in pubblica piazza a perfetti sconosciuti. Secondo la descrizione che Wikipedia in lingua inglese dà del fenomeno, la vittima, molto spesso ignara, viene attaccata fisicamente con un solo pugno con il quale il giocatore di turno deve stenderla facendola rimanere tramortita per terra.
La particolarità del pugno prevede che esso debba essere sferrato a sorpresa, in modo che l’ignara vittima non possa accennare ad alcun movimento di difesa. Il “gioco” consisterebbe nell’atterrare la vittima con un solo colpo, possibilmente facendole perdere i sensi in modo che l’attacco non possa poi innescare una rissa.
Casi del genere sono stati descritti nelle cronache fin dagli anni 90 ma solo negli ultimi mesi questa follia, una vera e propria dichiarazione di odio verso tutti e verso il mondo, si è rivelato essere un fenomeno più grande di quanto potesse sembrare in precedenza. Inoltre l’effetto imitazione potrebbe aver aiutato a diffondere questo tipo di violenza gratuita.
La cosa si sarebbe diffusa negli ultimi mesi soprattutto negli Stati uniti. Qualche volta gli aggressori vengono catturati grazie a video ripresi da telecamere di sorveglianza o addirittura dagli amici dell’aggressore che immortalano l’atto con il proprio smartphone.
Inizialmente descritto nelle cronache come fenomeno di odio razziale, spesso perpetrato da ragazzi di colore nei confronti di persone bianche o, com’è successo a New York alla fine del 2013 in diversi casi, nei confronti di persone ebree, queste violenze si starebbero diffondendo perdendo tale caratteristica e distinguendosi sempre di più come gesti di violenza e di codardia assolutamente gratuiti, spesso perpetrati anche nei confronti di persone del tutto indifese come ragazzini o anziani.
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