Cosa c’era prima del Big Bang? Un altro universo secondo la teoria del Big Bounce
Categoria: Scienze e tecnologia
Non sono molti gli studi che hanno tentato di approfondire in maniera analitica cosa possa essere successo prima del Big Bang, l’avvenimento che avrebbe dato origine al nostro Universo, ammesso che la parola “prima” possa avere qualche senso in un contesto del genere.
Come dettato anche dalla teoria della relatività di Einstein, il Big Bang è, molto semplicemente, un avvenimento non comprensibile se consideriamo le leggi fisiche dell’Universo in cui viviamo. Ad esempio, il Big Bang viene descritto come una violenta e improvvisa espansione partita da un punto infinitamente piccolo e dotato di massa infinita: un concetto, quest’ultimo, che non può essere ancora descritto utilizzando le teorie derivanti dall’osservazione delle leggi fisiche del nostro Universo. Proprio per questo tale avvenimento, che ha dato origine a tutto quello che vediamo, è stato denominato “singolarità” ad intendere la sua unicità ed il fatto che, almeno per il momento, bisogna accettarlo così com’è.
Una delle teorie che tenta di spiegare cosa abbia provocato il Big Bang e cosa possa esserci stato prima di esso, è quella del cosiddetto Big Bounce (dalla lingua inglese, letteralmente, “grande rimbalzo“).
Secondo il fisico Martin Bojowald, autore di una ricerca al riguardo pubblicata nel 2007, l’idea del Big Bounce sostituisce quella relativa al Big Bang considerato come inizio di tutto. Il grande rimbalzo prevederebbe infatti il ritorno ad un singolo punto di tutta la materia esistente a seguito di una ricompressione causata alla forza di gravità della materia contenuta nell’Universo, che agirebbe su se stessa causando una sorta di implosione. A seguito di questa compressione, che accelererebbe sempre più fino ad ammassare tutta la materia in un unico punto, avverrebbe poi un rimbalzo che ricreerebbe, tramite avvenimenti descritti come singolarità nella teoria del Big Bang, un nuovo universo il quale avrebbe leggi fisiche diverse da quelle che sussistono nel nostro. Si tratterebbe quindi di universi multipli, non paralleli ma conseguenziali e finiti nel tempo.
Utilizzando la teoria matematica denominata Loop quantum gravity (LQG o gravità quantistica a loop), che combina la meccanica quantistica con la relatività generale di Einstein, Bojowald rese pubblico uno dei primi modelli matematici che descriveva l’idea del grande rimbalzo cosmico.
Tale processo però soffrirebbe di una “smemoratezza cosmica“: non si possono ricavare, in alcun modo, informazioni di un universo precedente a causa della caratteristica incertezza che regna nel mondo quantistico (secondo altre teorie che supportano il Big Bounce, invece, resterebbero tracce degli universi precedenti che potrebbero essere individuabili analizzando la radiazione cosmica di fondo).
Secondo Bojowald, dunque, l’Universo non avrebbe mai potuto ritrovarsi in una condizione che prevede dimensioni infinitamente piccole e densità infinita ma si sarebbe trovato ad una dimensione finita, sebbene ad una densità altissima e inimmaginabile, e la materia sarebbe stata fornita da un precedente universo che si sarebbe ritrovato in una fase di contrazione, sempre più veloce, terminata poi con un rimbalzo violento e e la nascita di un nuovo cosmo.
Tuttavia c’è un piccolo problema di fondo che tale teoria sembrerebbe non aver superato: il nostro Universo si sta espandendo sempre più velocemente e non più lentamente, come ci si aspetterebbe da un processo di espansione causato da un evento singolo. Il processo non sarebbe dunque infinito e la fase dei rimbalzi potrebbe essere giunta al termine proprio con il big bang dell’attuale universo: un nuovo rimbalzo, con le condizioni che osserviamo oggi, appare piuttosto improbabile.
Approfondimenti
- Big Bounce – Wikipedia
- Before Big Bang: Light Shed on “Previous Universe” (in inglese)
- What happened before the Big Bang? (abstract della ricerca di Bojowald su Nature Physics, in inglese)
a questo punto l’ipotesi biblica è la più ragionevole