Hairware è la nuova tecnologia, creata dalla designer tecnologica Katia Vega di Rio de Janeiro, grazie alla quale è possibile impartire comandi a dispositivi mobili come gli smartphone toccandosi semplicemente i capelli. La tecnologia è in grado di trasformare le ciocche di capelli che scendono dalla testa in veri e propri strumenti di interfaccia capaci di mandare comandi allo smartphone.
Sarebbe possibile, per esempio, scattare una foto della persona che ci si trova di fronte semplicemente lisciandosi con le dita qualche centimetro di capello (e ovviamente tenendo puntato l’obiettivo della fotocamera dello smartphone nella direzione apposita, senza però toccare un tasto su di esso o effettuare alcun gesto di tapping).

Per fare ciò, gli scienziati hanno aggiunto strati conduttivi ai capelli isolando quest’ultimi dalla pelle e facendo in modo che il solo tocco riesca mandare un segnale allo smartphone per impartire il comando desiderato a seconda della tipologia del tocco stesso.
Ogni qualvolta l’utente tocca una determinata zona della ciocca di capelli resa conduttiva, il sensore differenzia il comando a seconda della zona di capelli toccata e trasmette l’impulso al ricevitore, ossia ad un dispositivo mobile.
La tecnologia è ovviamente indirizzata a tutti coloro che hanno i capelli lunghi il necessario affinché si possano differenziare i vari comandi a seconda della zona toccata.

Un dispositivo del genere potrebbe essere utilizzato da persone con capelli corti e del tutto calve del tutto solo se fosse disponibile con sensori applicabili sulla barba, ma questa opzione sembra ancora al di là dal venire.
In definnitiva una tecnologia del genere potrebbe essere un’ulteriore prova di forza per il concetto di privacy come oggi ancora lo conosciamo. Toccarsi i capelli e scattare fotografie o girare video contemporaneamente potrebbe non essere socialmente accettabile come non lo sarebbe se tale gesto sono fosse eseguito toccando l’asticella di un paio di occhiali smart.

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