Un’ennesima nuova ricerca scientifica sul consumo giornaliero di frutta e verdura ha confermato che tale abitudine abbasserebbe il rischio di mortalità. Questa nuova ricerca ha stabilito che il tasso di mortalità dovrebbe di addirittura il 42%.
La ricerca, pubblicata sul Journal of Epidemiology & Community Health, si è basata sui dati dell’Health Survey for England (HSE) riguardanti le abitudini alimentari di 65.226 inglesi. I dati sono stati raccolti tra il 2001 e il 2013.

Secondo la ricerca, mangiare sette o più porzioni di frutta o verdura al giorno riduce il rischio di morte per cancro del 25% e per malattie cardiache del 25%. Il consumo di verdura avrebbe effetti ancora più positivi rispetto alla frutta. Una sola porzione di insalata al giorno, infatti, ridurrebbe il rischio di mortalità di circa il 13% mentre una sola porzione di frutta al giorno la ridurrebbe del 4%.
A differenza di tutti gli altri studi su quest’argomento, spesso trito e ritrito in ambito scientifico, quest’ultimo è il primo che si basa su una così grande mole di dati riguardanti una intera popolazione che raccoglie decine di milioni di individui come quella del Regno Unito.
Per quanto riguarda le percentuali specifiche, il rischio di mortalità si riduce del 14% mangiando da una a 3 porzioni, del 29% mangiando da 3 a 5 porzioni, del 36% mangiando da 5 a 7 porzioni e del 42% mangiando più di 7 porzioni di frutta o verdura al giorno.

Oyinlola Oyebode, ricercatore del Dipartimento di Epidemiologia e Salute Pubblica a capo dello studio, ha trovato i risultati della ricerca “sconcertanti“. Secondo Oyebode, infatti, già si conosceva l’incidenza del consumo di frutta e verdura sul tasso di mortalità ma non si credeva che le percentuali fossero così alte. Ciò significa che mangiare frutta e verdura quotidianamente può diventare determinante in moltissimi casi. Anche nel caso si abbia la voglia di qualcosa di dolce, per esempio, si può indirizzare la propria scelta su un frutto, come una banana, mentre per uno spuntino anti-fame sarebbero perfetti ortaggi come le carote oppure altre verdure come una semplice insalata. Inoltre se sette porzioni possono sembrare un per molti un obiettivo irraggiungibile, non bisognerebbe scoraggiarsi: anche se si arrivasse ad una quantità di tre porzioni al giorno sarebbe comunque un grande passo avanti come hanno dimostrato le percentuali di cui sopra.

La ricerca non ha fatto differenze tra frutta e verdura in scatola e quella fresca ed i risultati in tal senso sarebbe ancora da interpretare. Verdure e frutta in scatola si stanno diffondendo sempre di più nei paesi occidentali e sarebbe d’uopo una ricerca specifica in tal senso. Ad esempio la frutta in scatola contiene molti più zuccheri rispetto a quella fresca e spesso è contenuta in succhi sciroppati non molto vantaggiosi per la salute. Il consumo di tali tipologie di frutta e verdura si è diffuso a causa del frenetico stile di vita della nostra era che ci porta a consumare il cibo molto velocemente e fare pasti che non abbiano bisogno di particolari procedure preparatorie.

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