L’aspirapolvere è l’elettrodomestico per eccellenza che non manca mai in una casa. Che si viva da soli, che si abbiano bambini o animali domestici, per tenere pulita una casa è indispensabile. Spesso però quando si deve procedere al suo acquisto si è indecisi perchè in commercio ci sono centinaia di modelli e varie tipologie, ognuna con le proprie caratteristiche e funzioni.
Come poter scegliere quindi quello più adatto alle nostre esigenze? In questa guida potrete trovare la categorizzazione definitiva di tutte le tipologie di aspirapolveri con vari consigli utili che vi permetteranno di fare l’acquisto migliore per le vostre esigenze. I vari paragrafi dispongono poi di rimandi e link alle nostre sezioni e sottocategorie che trattano articoli e recensioni di prodotti riguardanti quelle determinata sottotipologia di aspirapolvere.

Potenza di aspirazione

Uno dei primi fattori da considerare è la potenza di aspirazione: ovviamente un aspirapolvere potente permetterà di raccogliere molta più polvere o peli di animali di uno con minor potenza, anche se questo equivale ad un maggior consumo di energia elettrica.
Per ovviare al consumo dispendioso di energia elettrica, sono inoltre fare attenzione alle etichette, ossia avere proprie categorizzazioni assegnate, da parti terze, all’elettrodomestico a seguito di approfonditi test prima dell’entrata nel mercato del prodotto. Per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, la relativa etichetta è quella riguardante l’efficienza energetica. I migliori sono i prodotti appartenenti alla classe A.
In ogni caso c’è da dire che negli ultimi anni, seguito anche di imposizioni da parte di vari governi europei, i produttori di aspirapolveri per la casa si stanno impegnando sempre di più nel proporre elettrodomestici con motori di aspirazione (ad esempio quelli che funzionano con tecnologia ciclonica) che assicurano un’ottima potenza di aspirazione senza, al contempo, consumare migliaia e migliaia di watt.
Questo significa che non sempre il numero di watt del motore sta ad indicare la qualità e l’efficienza per quanto riguarda la potenza di aspirazione dell’aspirapolvere. Un aspirapolvere uscito quest’anno, per esempio, che consuma la metà dei watt di un aspirapolvere uscito tre o quattro anni fa potrebbe però vantare lo stesso livello di potenza di aspirazione.
Proprio per questo molti produttori, nella descrizione della prodotto, inseriscono il numero di watt equivalente alla potenza stimata per le vecchie tipologie di aspirapolvere (oltre al numero di watt reali).

Tipologie di filtrazione

Un dettaglio importante da non sottovalutare, specialmente se in casa vi sono persone allergiche alla polvere o agli acari, è la presenza o meno del filtro HEPA che permette di intrappolare le particelle più piccole di polvere presenti nell’ambiente.
Al di là della tipologia del filtro, esistono essenzialmente tre tipologie di filtrazione per quanto riguarda agli aspirapolveri casalinghi: la filtrazione con sacco, quella senza sacco e la filtrazione con acqua. Andiamo a dare un’occhiata più approfondita alle varie tipologie cercando di comprenderne bene il funzionamento in quanto la scelta relativa contribuirà in maniera determinante al raggiungimento di un buon livello di soddisfazione a seguito dell’acquisto.

Aspirapolveri con sacco

Gli aspirapolveri con sacco sono quelli che filtrano la polvere e la sporcizia aspirata facendola finire all’interno di un sacchetto. Quest’ultimo dovrà essere poi sostituito una volta che si è riempito (con un utilizzo medio, di solito un sacchetto dura qualche settimana). Si tratta, in sostanza, di sacchetti compatibili e quindi la sostituzione dovrà avvenire con modelli simili o comunque compatibili con il modello di aspirapolvere che si sta utilizzando.
I vantaggi di una filtrazione con il sacco sono tutti insiti nel fatto che l’utente non entrerà in alcun modo in contatto con la polvere, né quando quest’ultima viene aspirata e stipata, né durante la sostituzione dello stesso sacchetto (la sporcizia e la polvere resteranno praticamente sigillate all’interno del sacco).
Gli svantaggi sono tutti da addurre al fatto che ci si dovrà periodicamente preoccupare della sostituzione dello sacchetto (con esborso di denaro a seguito) stando attenti ad acquistare sempre il modello compatibile. C’è da dire che però oggi, con i vari negozi on-line (primo fra tutti Amazon) procurarsi i sacchetti è diventato molto più facile di una volta.

Aspirapolveri senza sacco

Gli aspirapolveri senza sacco rappresentano la tipologia di aspirapolvere per la casa di maggior successo degli ultimi anni (basta vedere i tassi di vendita per capire che la gente, a seguito anche di miglioramenti tecnologici sempre più evidenti, sta sempre di più indirizzando la propria scelta di acquisto verso i modelli senza sacco).
Gli aspirapolvere senza sacco stipano la polvere e tutto ciò che aspirano all’interno di un contenitore. Quest’ultimo, che può vantare capienze diverse le quali possono andare da pochi decilitri fino a oltre un litro (ma comunque sempre una quantità minore rispetto al sacchetto) può essere poi letteralmente smontato e svuotato nel secchio dell’immondizia.
Produttori e gli ingegneri si stanno poi sforzando sempre di più per facilitare e rendere sempre più pratico il processo di svuotamento del contenitore della polvere. In alcuni modelli di aspirapolvere, addirittura il processo può essere effettuato con una sola mano (sia lo smontaggio che l’apertura del coperchio del contenitore sia il successivo svuotamento che avviene di solito capovolgendo lo stesso contenitore).
I vantaggi dei modelli con un contenitore della polvere incorporato diventano dunque abbastanza evidenti: non si dovranno acquistare sacchetti compatibili e non ci si dovrà preoccupare di effettuare periodicamente alcuna sostituzione ma, tipicamente alla fine della sessione di pulizia, si dovrà solo smontare il contenitore per poi svuotarlo facilmente nel bidone dell’immondizia.
Di contro, gli svantaggi sono altrettanto palesi: l’utente rischierà, nel corso dello svuotamento del contenitore, di entrare in contatto, molto più facilmente rispetto ai modelli con sacchetti, con la polvere e con tutto ciò che l’aspirapolvere ha aspirato. Si tratta dunque di modelli di aspirapolvere non particolarmente indicati per i soggetti maggiormente allergici e sensibili e per coloro che soffrono in maniera accentuata l’inspirazione delle polveri più fini e il contatto con acari e simili.

Aspirapolveri ad acqua

Un’altra tipologia di filtrazione che sta riscuotendo un notevole successo negli ultimissimi anni è quella effettuata con l’acqua. Questi aspirapolveri dispongono di un contenitore che, riempito precedentemente d’acqua, cattura letteralmente tutte le polveri e la sporcizia aspirata facendo sì che quest’ultima non si disperda nell’ambiente in alcun modo, neanche durante il processo di svuotamento dello stesso contenitore.
I vantaggi di un aspirapolvere con filtro d’acqua sono dunque abbastanza chiari: l’utente, pur non dovendo sostituire sacchetti vari interni, non entrerà in contatto con la polvere e con la sporcizia che resterà letteralmente attaccata e intrappolata all’interno dell’acqua.
Gli svantaggi sono insiti particolarmente nel fatto che il processo di svuotamento andrà effettuato subito dopo ogni sessione di pulizia, anche se è stata aspirata pochissima polvere e sporcizia, in quanto tutto ciò che è stato aspirato tende poi a stagnare nell’acqua facendo moltiplicare all’infinito batteri e quant’altro se lo svuotamento non dovesse avvenire subito. Inoltre, dato che lo svuotamento avverrebbe per di più nella tazza del gabinetto, qualcuno potrebbe trovare non vantaggioso dover gettare tutto ciò che è stato aspirato nel WC.

Tipologia di alimentazione

Aspirapolveri con filo

Gli aspirapolveri con il filo sono di sicuro quelli più diffusi (rispetto a quelli wireless, vedi paragrafo sotto). Il vantaggio sta ovviamente nel fatto che non va ricaricata la batteria e che l’autonomia risulta dunque infinita. Il vantaggio degli aspirapolveri cablati si rivela soprattutto nel fatto che la potenza di aspirazione, potendo sfruttare il voltaggio più grande del circuito elettrico casalingo, è di solito sempre maggiore rispetto alla potenza degli aspirapolveri cordless.
Gli svantaggi sono relativi sostanzialmente al fatto che si dovrà tenere sempre il filo tra i piedi e si dovrà cambiare presa elettrica quando si passa a pulire un’altra stanza. Inoltre a volte può capitare che gli aspirapolvere dispongano di un cavo troppo corto (una cosa che si avverte soprattutto nelle stanze e negli ambienti un po’ più grandi) tanto da rendere necessaria una prolunga.

Aspirapolveri senza fili

Negli ultimi anni stanno prendendo piede poi gli aspirapolveri senza fili, perlopiù verticali e scope elettriche. Queste aspirapolveri funzionano con una batteria interna, perlopiù agli ioni di litio, che va ovviamente ricaricata. La ricarica può avvenire tramite una base posta a terra, che funge anche da posto per “parcheggiare” l’aspirapolvere quando non lo si usa, oppure tramite un classico alimentatore da inserire nella presa a muro. Altri modelli vedono la base di ricarica che si monta alla parete.
L’autonomia che gli aspirapolveri a batteria possono offrire è di solito di poche decine di minuti (si va dai 10 minuti per le batterie a basso voltaggio fino al massimo di 30 o 40 minuti per i modelli con batterie più efficienti). L’autonomia è un fattore da prendere in considerazione in relazione all’ampiezza della propria casa e del proprio appartamento e alla lunghezza stimata delle varie sessioni di pulizia che si andranno ad effettuare giornalmente.
Un altro dato che in molti, sbagliando, non prendono neanche in considerazione è il tempo di ricarica (di solito è indicato nella decisione del prodotto): una volta che la batteria si è scaricata, di solito occorrono da un’ora fino a più di tre ore per effettuare la ricarica e ciò incide notevolmente sull’usabilità del prodotto e sulla sua produttività in relazione alle sessioni più lunghe.
Altro svantaggio degli aspirapolveri a batteria è insito in particolare nella potenza di aspirazione che di solito è sempre minore rispetto agli aspirapolveri con filo che naturalmente sfruttano i 220 volt della presa di casa.
Tuttavia i vantaggi degli aspirapolveri senza filo sono ben più che evidenti: poter pulire e aspirare la polvere dai pavimenti di casa senza un filo elettrico tra i piedi e senza dover staccare poi di attaccare la presa quando si cambia stanza o ambiente rappresenta per molti un vantaggio enorme.
E inoltre c’è da dire che, negli ultimi sei anni, i produttori stanno migliorando sempre di più le tecnologie legate non solo al consumo del motore di aspirazione(e quindi all’autonomia) ma anche alla qualità della batteria. In molti modelli, inoltre, quest’ultima è sostituibile e ciò rappresenta indubbiamente un ulteriore vantaggio.

Tipologie di aspirapolvere

Aspirapolveri verticali e scope elettriche

La tipologia principe di aspirapolvere è quella verticale, definita anche “scopa elettrica”. Questi aspirapolvere si sviluppano in verticale e sono indicatissimi per le pulizie veloci ma approfondite dei pavimenti. Sono varie le caratteristiche che tendono a rendere sempre più facile e pratico il processo di pulizia pavimentale e di aspirazione della polvere anche negli angoli un po’ più nascosti e difficili, come quelli sotto ai letti o sotto ai mobili. Si pensi, per esempio, alle spazzole snodabili che possono infilarsi un po’ dappertutto.
Gli svantaggi delle scope elettriche e in generale degli aspirapolveri verticali sono perlopiù insiti nel fatto che difficilmente sono utilizzabili per pulire e per aspirare la polvere dalle parti più rialzate, ad esempio da mensole o addirittura dagli angoli sotto il soffitto (per questi ultimi sono preferibili gli aspirapolveri a traino che dispongono di prolunghe apposite).
Tuttavia la praticità di una classica scopa elettrica resta ancora ineguagliata (c’è da dire inoltre che i prezzi delle scope elettriche risultano tra i più bassi in assoluto per quanto riguarda l’ampio e variegato comparto delle tipologie di aspirapolveri in commercio).
Anche per quanto riguarda le scope elettriche esistono modelli con sacco e quelli senza sacco.

Aspirapolveri a traino

Una tipologia di aspirapolveri che non passerà mai di moda è quella a traino. Si parla di quegli aspirapolveri che vanno letteralmente trainati e che dispongono, dunque, di ruote inferiori e di un tubo, più o meno lungo, che termina con una bocchetta di aspirazione (quest’ultima poi può essere di varie tipologie a seconda della superficie che si sta pulendo).
Proprio per la presenza del tubo e delle varie prolunghe, si tratta di aspirapolveri che possono essere utilizzati non solo per pulire i pavimenti ma anche le superfici più rialzate, come ad esempio divani, poltrone, tavoli, mensole o addirittura sotto al soffitto (si pensi, per esempio, alle ragnatele che si formano negli angoli).
Tra le caratteristiche da considerare prima di acquistare un aspirapolvere a traino ci sono, oltre a quelle classiche che si prendono in considerazione dell’acquisto di un aspirapolvere normale, come la potenza di aspirazione e la tipologia di filtrazione, quelle relative al peso (si tratta di un prodotto che verrà trascinato e quindi deve risultare quanto più possibile leggero), alla tipologia di ruote (meglio se gommate o comunque studiate per non danneggiare il pavimento, in particolare quelli più delicati come i parquet) e alla presenza degli accessori (gli aspirapolveri a traino sono acquistati proprio per la loro versatilità e proprio per questo devono poter disporre di un numero generoso di accessori e di bocchette).
Per quanto riguarda la tipologia di filtrazione, anche per gli aspirapolvere a traino ci sono i modelli con sacco e quelli senza sacco. E anche per quelli a traino più diffusi sono quelli senza sacco che dispongono di un contenitore interno, naturalmente estraibile e facilmente svuotabile.

Aspirapolveri a bidone

Una tipologia particolare di aspirapolveri a traino è quella degli aspirapolveri a bidone. Questi ultimi vedono infatti la presenza di un vero e proprio bidone con ruote inferiori e dunque trascinabile.
Il vantaggio degli aspirapolveri a bidone è legato in particolare alla capienza del contenitore della polvere, in genere molto più capiente dei classici aspirapolvere a traino, e al fatto che spesso sono in grado di aspirare non solo le polveri e i materiali solidi ma anche i liquidi (proprio per questo spesso vengono definiti anche “aspiratutto”).
Molti modelli, inoltre, oltre che aspirare possono anche espellere l’aria risultando dunque utili anche come soffiatori nel caso in cui non si voglia aspirare la sporcizia o i rifiuti ma si voglia solo spostarli (si pensi per esempio all’ammucchiare le foglie secche in un angolo).
Sono di solito indicati per utilizzi più “stressanti” oppure per utilizzi “da esterno “. Si rivelano, infatti, ideale per pulire garage e cortili ma, grazie alla prolunga flessibile, anche interni di veicoli e di automobili.

Aspirapolveri manuali e aspirabriciole

Gli aspirapolvere manuali, spesso definiti aspirabriciole perché utilizzati per lo più per aspirare le briciole dai tavoli dopo aver mangiato, si rivelano una soluzione interessante per effettuare quelle pulizie veloci sulle superfici rialzate (non solo tavoli, dunque, ma anche poltrone, divani o letti) che non possono essere effettuate (o perlomeno che risulterebbero sconvenienti) con gli aspirapolveri classici.
Si tratta di aspirapolvere più minuti nelle dimensioni e che dispongono, naturalmente, di una potenza di aspirazione più ridotta (oltre che di un contenitore interno della polvere di dimensioni più piccole).
La grande maggioranza dei modelli di aspirabriciole non funziona con sacchetti ma con un contenitore della polvere e vedono la presenza di una batteria (di solito può funzionare sia con filo, ossia in ricarica, sia senza filo, ossia solo con la batteria, ma quest’ultima cosa va comunque controllare nella descrizione del prodotto).
I livelli di autonomia sono piuttosto bassi e quasi mai non superano i 20 minuti.
Per gli aspirapolvere manuali e aspirabriciole a batteria vedi Aspirabriciole e aspirapolveri manuali a batteria.

Aspirabriciole e aspirapolveri da 12 V (per presa accedisigari)

Una nicchia di prodotti particolare riguarda gli aspirabriciole e gli aspirapolveri manuali pensati per pulire gli interni dei veicoli, in primis le automobili. Questi aspirabriciole ricavano l’energia necessaria tramite un filo che va collegato alla presa accendisigari. Sfruttano dunque i 12 volt provenienti dalla batteria del veicolo.
Si tratta dunque essenzialmente di prodotti indicati per la pulizia delle automobili (qualche produttore può fornire nella confezione anche un alimentatore per utilizzarli tramite la classica presa della corrente di casa).
Come per gli aspirabriciole a batteria, anche questi ultimi rivelano la presenza di un contenitore della polvere abbastanza minuto, una cosa che spesso inficia sull’autonomia della singola sessione (non risulterà raro che, durante una sola sessione, l’aspirabriciole andrà svuotato più volte).
Una delle caratteristiche da prendere in considerazione prima dell’acquisto di un aspirabriciole per la presa accendisigari è la lunghezza del filo: dato che quest’ultimo andrà collegato alla presa accendisigari, e dunque alla parte anteriore del veicolo, va da sé che un aspirabriciole con filo troppo corto non potrà essere utilizzato per le parti posteriori del veicolo (tipicamente per il bagagliaio).

Aspirapolveri robot

Il campo degli aspirapolveri robot si sta ampliando sempre di più negli ultimi anni. Sono vari i produttori che stanno mettendo in commercio i propri modelli di aspirapolvere robot. Questi sono indicati in particolare per chi non ha tempo di effettuare di persona le pulizie di casa oppure di una particolare stanza, in particolare quelle tipologie di sessione di pulizia non approfondite.
Tenere una robottino che gira per casa sta diventando una cosa sempre più comune e, soprattutto con il miglioramento delle tecnologie legate a questi oggetti (in particolare ai sensori che i robot utilizzano per evitare muri ed ostacoli o per comprendere quali sono le zone più sporche o dove è già passato) c’è da scommettere che questa categoria di aspirapolvere per i pavimenti risulterà una delle più gettonate negli anni futuri.

Accessori

Il comparto relativo agli accessori forniti in dotazione si rivela alquanto importante in quanto incide sul livello di versatilità dell’aspirapolvere stesso. Quasi tutti i produttori, nella scheda descrittiva della prodotto, elencano gli accessori forniti a corredo. Questi ultimi possono essere relativi a spazzole di tipologie diverse oppure alle classiche bocchette che possono servire per aspirare la sporcizia da superfici diverse (piastrelle, legno, tappeti, imbottiti, eccetera).
In genere gli aspirapolvere possiedono una coppia di bocchette oppure una bocchetta larga con doppia funzione: una per aspirare la polvere dai pavimenti, l’altra ideale per essere utilizzata su tappeti e materassi. Inoltre alcuni modelli forniscono in dotazione una bocchetta più piccola ideale per raggiungere i posti più difficili a causa della loro posizione o dimensione.
Altri modelli, poi (in particolare quelli a traino), possono fornire prolunghe per arrivare anche in posti più o meno irraggiungibili, come ad esempio gli angoli del soffitto.



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