Clandestino su volo aereo sopravvive per 5 ore e mezza senza ossigeno e a -60°
Categoria: Notizie assurde
Un ragazzo sedicenne ha attraversato l’oceano Pacifico da clandestino nascosto nel carrello di un aereo. L’aereo era partito dall’aeroporto internazionale di San Jose, in California, ed è arrivato a Maui, alle Hawaii.
Quando è stato trovato nascosto nell’area dei carrelli, il ragazzo era svenuto. Si stima che sia sopravvissuto per le cinque ore e mezza della durata del volo ad una temperatura di -62 °C e con l’ossigeno al minimo a causa dell’altitudine di 11.600 metri. Il ragazzo è rimasto probabilmente incosciente per quasi tutta la durata del volo e gli esperti, che stanno analizzando a fondo l’Incredibile vicenda, credono che sia sopravvissuto per una sorta di animazione sospesa, ossia quello stato di ipotermia che porterebbe il corpo ad abbassare la propria temperatura e i propri battiti cardiaci con il fine di sopravvivere in ambienti estremi quali quelli a bassa temperatura e con poco ossigeno. Il metabolismo del ragazzo avrebbe rallentato, man mano che l’aereo saliva di quota, a tal punto da renderlo incosciente senza comunque ledere organi vitali nè il cervello.
In un’intervista alla ABC News, il consulente di aviazione Jim Nance ha dichiarato che non poteva credere a quanto gli era stato raccontato: sopravvivere per cinque ore mezza con livelli di ossigeno così bassi è molto difficile. Ne consegue che dovrebbero essere effettuati ulteriori approfondimenti sulla questione.
Casi di ibernazione umana naturale risulterebbero rari ma comunque non impossibili. Ad esempio, nel 2006 un trentacinquenne è sopravvissuto per 24 giorni dopo essersi perso tra le nevi di una montagna del Giappone. La sua temperatura corporea era scesa a soli 22° ed il suo metabolismo era rallentato a tal punto da essere entrato in una sorta di ibernazione sospesa.
Inoltre in diversi casi è possibile provocare una sorta di ipotermia terapeutica nei pazienti colpiti da infarto per rallentare artificialmente il metabolismo e prevenire lesioni al cervello.
La stessa cosa potrebbe essere successa al ragazzo. Il suo metabolismo avrebbe ripreso a funzionare pian piano quando l’aereo ha cominciato a scendere di quota per poi atterrare. Nonostante fosse incosciente nel momento in cui è stato trovato nella stiva, i suoi organi vitali e il cuore funzionavano infatti regolarmente.
La vicenda di questo clandestino sopravvissuto in condizioni estreme per cinque ore e mezza potrebbe rivalutare quelle condizioni di ipotermia nelle quali il corpo umano può sopravvivere. La reversibilità da uno stato del genere potrebbe essere quindi più facile di quanto attualmente gli esperti credano. Oppure può darsi che ragazzo sia stato solo estremamente fortunato.
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