Il clamidoforo troncato (Chlamyphorus truncatus) è un animale della famiglia deglii armadilli molto particolare per la sua forma e per le sue dimensioni, molto minori rispetto agli armadilli più conosciuti al pubblico. Di solito non supera i 13/15 cm di lunghezza.

Il nome dell’animale si origina dalla particolare forma della sua corazza, una sorta di clamide dura e relativamente spessa ricoperta di una piccola ma lunga pelliccia. La particolarità di questa corazza è quella di essere attaccata molto saldamente alle ossa del cranio e di distanziarsi leggermente quando giunge al tronco del corpo.

Denominato anche talpa cingolata o armadillo topo, il clamidoforo è endemico del ed è diffuso nella regione del Gran Chaco, ossia nel sud della Bolivia, nel Paraguay e nel nord dell’Argentina. Considerato un animale minacciato di estinzione, la loro crescente diminuzione a livello di numero è dovuta alla continua conversione del loro habitat naturale che viene trasformato in terreno agricolo o per il pascolo. In cattività, poi, il clamidoforo si presenta come un animale difficile, che non riesce a riprodursi e che non vive, di solito, per più di quattro anni.

A differenza degli armadilli normali, i clamidofori dispongono di una corazza anche sul bacino mentre i fianchi il ventre sono ricoperti di una densa pelliccia bianca. Le zampe dispongono di forti artigli ricurvi che utilizzano per scavare.

Proprio quest’ultima rappresenta una delle particolarità del clamidoforo troncato. In situazioni di pericolo, l’animale, che si sposta alla ricerca di cibo per lo più durante la notte e in luoghi solitari, è capace di scavare profonde buche in pochi secondi in cui nascondersi per sfuggire ai nemici. In caso di necessità, quando il nemico risulta altrettanto veloce, il clamidoforo è capace di sigillare la buca con il suo dorso corazzato, proprio come un tappo di sughero, mettendosi del tutto al sicuro.

I clamidofori si nutrono di insetti, in particolare di formiche e delle loro larve ma non disdegnano vermi, lumache e qualche vegetale come radici di piccole piante.

Per quanto riguarda la riproduzione, il parto avviene dopo circa 120 giorni di gestazione e la femmina può partorire fino a quattro cuccioli. Se per le dimensioni di cuccioli non differiscono molto dagli adulti, le loro corazze sono quasi del tutto non sviluppate e si presentano soffici, morbidi e deboli raggiungendo la durezza necessaria solo dopo diverse settimane.
La maturità sessuale giunge nel secondo semestre di vita. La durata della vita di un clamidoforo oscilla tra i 12 e i 15 anni.

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