Una donna 54 anni di Vigo, Spagna, ha citato in giudizio la nota azienda di aste on-line statunitense eBay perché le avrebbe vietato di vendere pezzi del sole che la stessa donna avrebbe dichiarato di sua proprietà già nel 2010.
La donna, che aveva fissato il prezzo di un euro per metro quadrato in un annuncio apparso sul sito di aste, aveva messo in piedi un vero e proprio business collezionando già 600 ordini. La notizia riguardante il folle numero di ordinazioni era giunto ai vertici aziendali i quali avevano ritenuto non valida l’offerta e l’avevano cancellata dal proprio database.

La donna, però, non ha assolutamente accettato la decisione dei vertici dell’azienda americana e ha citato in giudizio quest’ultima dichiarando che aveva violato i propri diritti.
Secondo Maria Angeles Duran, l’offerta sarebbe legale grazie ad una scappatoia nel contesto del trattato internazionale sullo spazio extra-atmosferico che vieta a stati e paesi di rivendicare la propria sovranità su corpi celesti.
Secondo la donna, infatti, il trattato non vieterebbe a singole persone di entrare in possesso di pezzi di pianeti o di stelle. Nel frattempo ha aperto un proprio sito Web personale dove ha ricominciato a mettere in vendita pezzi di sole senza l’ingombrante presenza del colosso di vendite americano.

Il piano della donna è quello di vendere pezzi di superficie solare e di distribuire profitti in tutta la Spagna. Dei profiitti, il 10% andrebbe ad associazioni che combattono la fame nel mondo mentre il rimanente 10% costituirebbe il suo guadagno personale.
Per quanto riguarda la causa, la donna ha chiesto 10.000 è uno a titolo di risarcimento ed una corte di mastri di magistrati di Madrid stabilirà se la signora potrà continuare nella sua azione di vendita o meno.

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