Scienziati della University of California di Santa Barbara hanno annunciato questa settimana di avere creato un circuito simulante il cervello umano con circa 100 sinapsi artificiali in grado di eseguire una semplice classificazione di immagini.
Secondo i ricercatori, l’esperimento costituirebbe un passo significativo verso la realizzazione di un vero computing celebrale. Il circuito artificiale sarebbe stato in grado di classificare correttamente tre lettere (z, V e n) presenti in immagini digitali. Ogni lettera era stilizzata in maniera differente e vi erano diversi difetti di fondo delle immagini.

Il semplice circuito è stato in grado di classificare correttamente le lettere nonostante i disturbi di fondo. Alla base del circuito vi sarebbe il memristor, un particolare componente elettronico la cui resistenza cambia a seconda del flusso della carica elettrica.
La scoperta costituirebbe un piccolo ma importante passo, secondo Dmitri Strukov, professore di ingegneria elettrica di informatica, nel percorso verso la costruzione di un qualcosa che possa avvicinarsi a livello computazionale al cervello umano. Il cervello umano, si ricorda, contiene qualcosa come oltre un quadrilione di connessioni sinaptiche.

Per eseguire le stesse funzionalità di un cervello umano, tuttavia, occorrerebbe molti altri memristor collegati tra loro con i quali si potrebbe essere in grado di costruire reti neurali complesse capaci di eseguire azioni che il cervello umano esegue una piccola frazione di secondo con un bassissimo consumo di energia.
Tuttavia questa tecnologia acerba potrebbe essere già applicata a tecnologie di utilizzo già diffuso, come l’imaging nel campo della medicina, il miglioramento dei sistemi di navigazione o per le ricerche di tipo informatico basate su immagini.

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