Le ultime ricerche sulla cosiddetta cintura degli asteroidi, o anche fascia principale, una regione del sistema solare situata tra Marte e Giove che contiene moltissimi corpi rocciosi vaganti, rivelano che la varietà delle rocce orbitanti in questa zona è molto più estesa di quanto si pensasse in precedenza. I nuovi dati sulla fascia principale sono stati raccolti dagli astronomi dell’Osservatorio di Parigi grazie allo Sloan Digital Sky Survey.
Nonostante nell’immaginario collettivo il nostro sistema solare sia un posto tranquillo, con i pianeti rocciosi che vagano tranquilli nelle fasce orbitali interne e quelli gassosi in quelle esterne, in realtà varie zone di esso risultano essere molto tumultuose e caotiche. La fascia principale è una di queste.
Una delle teorie che spiega la massiccia presenza dei numerosi corpi rocciosi in quest’area si rifà al fallimento della formazione di un pianeta durante la quale la forza di gravità non è riuscita a formare un corpo a dell’enorme forza gravitazionale del potente Giove.
Tale visione tuttavia è cambiata grazie a queste ultime ricerche: questi asteroidi, che si contano a milioni, non erano tutti presenti in quella posizione fin dall’inizio. Nel passato deve esserci stato qualche processo chi ha riunito in un solo posto tutti gli oggetti minori prima sparsi tra le fasce arbitrali di Mercurio e Nettuno. Un ruolo principale sarebbe stato svolto da Giove che attraverso cambi di direzione avrebbe prima svuotato poi ripopolato la fascia asteroidale. Il sistema solare potrebbe essere stato, anche nel “recente passato”, molto più dinamico.
Tale pioggia di asteroidi, infine, sembrerebbe necessaria per la formazione dell’acqua in un pianeta come la Terra. Se ciò fosse vero, pianeti rocciosi simili alla terra con forme di vita potrebbero essere molto più rari di quanto si pensasse.
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