Un uomo d’affari cinese è stato arrestato dopo essere stato accusato di essersi cibato di almeno tre tigri nel corso del 2013.
Originario della regione sud-occidentale del Guangxi, e noto per la sua passione culinaria relativa in particolare ai peni e a sangue delle tigri, l’uomo è stato accusato di aver comprato, clandestinamente all’estero, diversi tigri spedite poi di contrabbando in Cina. L’uomo è stato sorpreso nel corso di una festa a cui partecipavano diverse persone facoltose della zona.
In Cina le tigri sono considerate simboli di coraggio e di forza e l’uccisione di questi animali è considerata illegale così come il traffico clandestino. Tali tipologie di feste sarebbero comunque popolari tra personaggi ricchi e uomini d’affari o d’elite che sono soliti organizzare riunioni conviviali in cui si consumano grandi felini. Si crede che la carne dei felini apporti numerosi miglioramenti al corpo umano. Di solito i partecipanti delle feste assistono alla macellazione degli animali prima di sedersi a mangiare.
Nell’indagine sono imputate altre 14 persone, tra cui il sospetto trafficante il quale avrebbe confessato di aver ucciso più di 10 tigri negli ultimi anni.
Per contrastare il fenomeno, sono state introdotte negli ultimi tempi in Cina nuove interpretazioni più restrittive delle leggi relative al commercio di animali protetti. L’acquisto stesso di questi animali costituirebbe ora già un crimine; ponendo più attenzione sui consumatori, le autorità cinesi sperano quindi di bloccare questi odiosi traffici illegali.
Nonostante le leggi si siano inasprendo, secondo gli ambientalisti la domanda cinese di prodotti quali carne, ossa e pelli di animali esotici sta aumentando in tutto il paese. In particolare le ossa di tigre sono considerate un ingrediente fondamentale nella medicina tradizionale cinese per il trattamento dei dolori articolari.
Commenta