Secondo l’amministratore della Softbank, Masayoshi Son, La singolarità tecnologica potrà avvenire ma solo dopo il 2047. Allora, secondo l’amministratore di quello che è agli effetti un colosso delle telecomunicazioni, da quell’anno un singolo chip potrà vantare un quoziente intellettivo pari a 10.000 (la persona più intelligente del mondo ha un quoziente intellettivo di circa 200 punti).
“Un chip inserito nelle nostre scarpe tra 30 anni sarà più intelligente del nostro cervello. Risulteremo più stupidi di le nostre scarpe”, ha dichiarato, non senza un po’ di ironia, Masayoshi.
Si tratterà di quella che può essere definita come una super intelligenza, ossia un’intelligenza artificiale le cui capacità andranno ben oltre la nostra immaginazione. Tra 30 anni, tutto ciò che si è visto nei film di fantascienza riguardo le attività delle intelligenze artificiali diverrà più o meno realtà. Ma invece di un conflitto fra le intelligenze artificiali, magari innestate in strutture robotiche semoventi, e gli esseri umani, l’interazione tra macchine e umani risulterà più che positiva: Masayoshi pensa che queste super intelligente diverranno nostri partner in tutto e per tutto.
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