Contea di Kenosha, Wisconsin, Stati Uniti. Un padre ha chiesto un ordine restrittivo da applicarsi nei confronti di un bambino di cinque anni accusato di portare avanti atti di bullismo nei confronti di sua figlia.
Il padre ha raccontato che una volta la figlia è tornata da scuola piangendo e dicendo che in classe vi era uno bambino che la minacciava di continuo e che le aveva detto che un giorno le avrebbe tagliato la gola.
L’uomo è quindi venuto a sapere che la figlia era stata prima picchiata a calci in faccia e poi aveva dovuto ingoiare sabbia immessa a forza nella sua bocca dal bullo.
Il padre ha cominciato a chiedere all’istituto che il problematico bambino venisse trasferito in un’altra classe ma non ha ottenuto nulla.
Deluso dalla mancanza di responsabilità dell’istituto, l’uomo ha così deciso di fare un ulteriore passo avanti ed ha chiesto formalmente al tribunale un ordine restrittivo da applicarsi nei confronti del piccolo bullo accusato di mobbing.
La portavoce della scuola, Tanya Ruder, ha riferito che le politiche adottata nei confronti del bambino di cinque anni “non sono abbastanza buone” e che ci sono sempre due facce della stessa medaglia.
L’udienza per la discussione dell’eventuale ordine restrittivo sarà fissato per martedì.
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