Un gruppo di astronomi, guidato da Xue-Bing Wu dell’università di Pechino, in Cina, ha individuato un enorme buco nero, nello specifico un quasar (buchi neri super massicci al centro delle galassie circondati da gas surriscaldato luminescente), all’incredibile distanza di 12 miliardi di anni luce. Si tratta di uno dei più giovani buchi neri mai individuati in quanto l’immagine che di esso noi ora guardiamo, proveniente dall’alba dei tempi, è relativa a solo 800 milioni di anni dopo il Big Bang. Sempre secondo i ricercatori, il gigantesco buco nero avrebbe la stessa massa di ben 12 miliardi di soli.
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature. Il quasar è stato registrato come SDSS J010013.021280225.8.

Il fatto che il quasar mostri quella forma dopo neanche un miliardo di anni a seguito del Big Bang ha stupito gli astronomi in quanto questi hanno sempre creduto che i buchi neri super massicci si creino attraverso un processo molto lento e aspirando gas e materia stellare nel corso di centinaia di milioni di anni. Un fatto ancora inconcepibile pensando che quello che si sta osservando è il nostro Universo quando aveva solo 900 milioni di anni. Bisognerà dunque rivedere tutto ciò che si sapeva riguardo alle fasi di formazione iniziale di buchi neri super massicci.
Altro numero enorme: il buco nero emette un bagliore 420.000 miliardi di volte più luminoso di quello del nostro Sole (il bagliore non viene emesso dal buco nero in sé ma dal processo di aspiramento che crea un calore estremo alla superficie dell’orizzonte degli eventi espellendo bagliori di luce prima che questi ultimi lo attraversino). O anche, il quasar è circa 40.000 volte più brillante del bagliore totale emesso dalla Via Lattea. Numeri e situazioni difficilmente immaginabili.

Nonostante l’incredibile luminosità, l’oggetto è apparso agli astronomi di primo acchito come uno Dei tanti oggetti luminosi lontani miliardi di anni luce o di fronte ad una delle tante stelle. Nel momento in cui hanno analizzato in dettaglio la luce si sono accorti che l’oggetto luminoso si allontanava da lui ad una velocità molto maggiore di tutti gli altri oggetti. A questo punto hanno compreso, dato che l’Universo si trova in un’espansione accelerata, di trovarsi di fronte ad un oggetto lontanissimo, circa 12 miliardi di anni luce, e dalla luminosità fortissima, ossia un quasar.

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