L’aye-aye (Daubentonia madagascariensis) è un primate endemico del Madagascar ed unico rappresentante della famiglia dei Daubentoniidae dopo l’estinzione del Daubentonia robusta, un suo cugino più grande fisicamente.
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Descrizione
Simile ad un lemure, è stato descritto come un animale dalle orecchie di pipistrello, la faccia di volpe e gli occhi di gatto il tutto distribuito su un corpo da scimmia. Ma la particolarità che contraddistingue questo genere di primate sono le mani che dispongono di dita lunghissime e ricurve ed altrettanto lunghe unghia che hanno spesso avvicinato questo l’animale, nell’immaginario collettivo, alle streghe malefiche.
Lungo da 60 e 90 cm, vanta una pelliccia relativamente folta e un mantello nero a tratti bianco nella zona del capo. Gli occhi a palla sono molto grandi e di un colore giallo brillante che risalta nella notte contribuendo alla misticità dell’animale spesso visto come portatore di sventura.
Sostentamento
Il dito medio si rivela essere molto più lungo degli altri. A livello evolutivo cio è spiegato dal fatto che l’animale è solito bussare sui tronchi degli alberi per analizzare gli echi nel tentativo di carpire la eventuale presenza di larve di insetti al di sotto della corteccia. Dopo aver individuato le eventuali larve, strappa con i denti la corteccia e le estrae con le sue lunghe dita (vedi primo video sotto). La sua dieta non è tuttavia limitata alle sole larve ma comprende anche frutta, nettari vari, annunci, canna da zucchero i funghi.
Comportamento e riproduzione
L’aye-aye è un animale piuttosto solitario e si muove nel suo ambiente soprattutto di notte quando va alla ricerca di cibo. In alcuni casi, sempre di notte, si reca a caccia di cibo insieme ad altri esemplari formando un branco. Il suo habitat naturale è costituito dalla foresta pluviale ma il genere si è dimostrato comunque molto adattabile a seguito delle massicce modifiche ambientali occorse nell’isola di Madagascar negli ultimi decenni.
Si stima che un aye-aye possa vivere fino a 25 anni. Le femmine partoriscono un cucciolo circa ogni due o tre anni, di solito da ottobre a novembre.
Superstizioni e credenze popolari
La sua presenza fortuita nei villaggi del Madagascar, secondo le superstizioni e le credenze popolari dei locali, significherebbe l’annuncio della morte di un abitante della comunità e l’unico modo per evitare tale disgrazia è eliminarlo fisicamente.
Visto spesso come uno spirito maligno, è considerato da alcune popolazioni locali del Madagascar dotato di abilità magiche. Secondo altre popolazioni locali, chiunque uccida un aye-aye muore entro un anno. Queste ultime popolazioni spesso li lasciano liberi quando capitano fortuitamente nelle trappole per animali.
Pericolo di estinzione e conservazione
La riduzione del suo habitat naturale, ha spinto le rimanenti popolazioni di aye-aye sempre più verso le piantagioni dove si nutrono di vegetali e di frutta e proprio per questo è visto dagli agricoltori locali come una piaga.
A causa delle credenze mistiche e del fatto che si nutre di frutti coltivati, gli aye-aye vengono spesso eliminati in massa. Ciò ha fatto sì che il genere Daubentonia madagascariensis fosse inserito nell’elenco delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione.
La specie è comunque, ad oggi, protetta e presente in numerosi parchi nazionali in varie riserve naturali fra cui la riserva speciale dell’Ankarana.
Video
Aye-aye a caccia di larve di insetti sotto la corteccia di un albero:
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