In un articolo apparso su Tech Insider, il futurologo e ricercatore presso l’Accademia mondiale per le Arti e la scienza Ian Pearson ha messo in mostra un ragionamento che potrebbe rivelarsi neanche troppo errato e che in molti probabilmente non avevano neanche preso in considerazione. Le sbandierate e futuristiche auto senza conducente, ossia quelle che si guidano da sole, potrebbero risultare obsolete ancor prima di arrivare sul mercato o comunque di diventare oggetto di massa.

Quello che Google sta proponendo è obsoleto. Quello che le aziende stanno facendo, ossia sistemi senza conducente con vetture molto costose che faranno fare, auspicabilmente, un sacco di soldi alle stesse aziende, non è necessario. Tutto quello che di cui si ha bisogno è una scatola d’acciaio a basso costo con un comodo sedile all’interno”, dichiara lo scienziato convinto che il passaggio delle attuali automobili e utilitarie ad un sistema driverless risulta alquanto inutile e solo fonte di guadagno per le grosse aziende mondiali.

In particolare, lo scienziato cita la ricerca effettuata da due scienziati italiani, che intendono rilasciare i primi prototipi già nel 2020, riguardante veri e propri “baccelli” che si guidano da soli che sarebbero capace di portare l’utente alla destinazione desiderata senza difficoltà di sorta. Tali baccelli funzionerebbero con la levitazione magnetica, ossia attraverso potenti magneti che spingono il veicolo nella direzione desiderata.
In generale, il ricercatore e futurologo immagina un sistema di trasporto pubblico con singole unità capaci di caricare la persona, attraverso per esempio un app ed un dispositivo mobile, e di portarla a destinazione per poi ripetere lo stesso passaggio con altri utenti. Un mondo forse idealizzato in cui non ci sarà più bisogno di automobili ma neanche di autobus e di tutti i veicoli che oggi inquinano e affollano le nostre strade.

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