Centro Ikea.
By Holger.Ellgaard [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons.

Una psicologa californiana ha consigliato a due coniugi suoi clienti, come terapia di coppia, di costruire mobili e arredi dell’IKEA insieme affinché potessero risolvere i loro problemi di relazione. La stramba proposta di terapia coniugale è arrivata dalla psicologa Ramani Durvasula di Santa Monica, in California, secondo la quale, proprio per un’esperienza personale, l’assemblare mobilie e arredi della nota catena di vendita mondiale può far entrare in contatto due persone in maniera molto più soddisfacente rispetto ad altre terapie più tradizionali.

Oltre ad assemblare assieme i mobili, sarebbe di notevole aiuto anche passeggiare in due tra gli ampi saloni di uno dei centri commerciali della nota catena, un’esperienza che diverrebbe vero e proprio strumento per un esercizio di comunicazione di coppia.
Secondo la terapista, passeggiare per le cucine o per le stanze arredate in mostra nei centri dell’Ikea riuscirebbe a portare, attraverso il dialogo, in primo piano argomenti delicati. Arrivando poi nelle sezioni dedicate alle stanze dei bambini, si aprono un’altra serie di questioni, probabilmente legate alla presenza di figli o ad un eventuale programma futuro per averne.
Tutta questa comunicazione di coppia senza aver ancora provato l’assemblaggio di una delle mobilie insieme.

Tuttavia qualora il rapporto tra lui e lei sia del tutto irrecuperabile, molto probabilmente esperienze del genere potrebbero peggiorare ancora di più la situazione con discussioni delicate che partono dall’osservazione delle mobilie nei saloni o dalle modalità di montaggio di un arredo e finiscono in veri e propri litigi verbali.
I saloni che mostrano stanze ed arredi della nota catena commerciale sono strutturati in modo che gli acquirenti possano essere incoraggiati a passare il tempo, ad esempio, seduti su un divano e, in generale, a immaginare come potrebbe essere la loro vita in questi spazi.

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