Una donna cilena adotta bambini morti per poter dar loro una degna sepoltura. La donna è infatti convinta che tutti i bambini che periscono in tenera età meritino un addio adeguato con funerali e sepolture degne di tale nome. Ed è per questo che la donna adotta bambini deceduti per poi mettere in piedi l’organizzazione delle cerimonie funebri.
Bernarda Gallardo ha iniziato questa pratica inusuale circa 12 anni fa quando avevo letto, su un giornale locale della sua città, che una neonata era stata abbandonata tra i rifiuti ed era morta.

In quel periodo la donna era in procinto di adottare un bambino ma, inorridita letteralmente dalla notizia, decise di fare una cosa che nessuno si aspettava: cominciò un lunghissimo iter burocratico per poter adottare la bambina, a cui aveva dato il nome di Aurora, sebbene quest’ultima fosse morta.
In Cile, infatti, se un corpo umano non viene riconosciuto da un membro della famiglia o da chiunque, viene classificato letteralmente come una sorta di rifiuto umano e smaltito come se fosse un rifiuto chirurgico. La donna ha quindi dovuto agire rapidamente affinché questo non succedesse anche alla bambina.

Dopo aver convinto i giudici delle sue buone intenzioni, la neonata, o meglio il suo cadavere, le è effettivamente affidato e la donna ha dunque potuto dare una degna sepoltura alla bambina con tanto di funerale. Quest’ultimo, a causa dello diffondersi della notizia nel corso delle delle lungaggini burocratiche, diventò poi cosa pubblica e ad esso parteciparono centinaia di persone, tra cui molti giornalisti e i giudici stessi a cui era stato affidato lo strano caso.

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