Un nuovo studio portato avanti dall’università dell’Arkansas basato sull’analisi dei dati raccolti su Marte da Curiosity rivela che l’acqua liquida potrebbe essere presente sul pianeta sotto forma di acqua salmastra in determinate specifiche circostanze. La scoperta è stata pubblicata sul numero di maggio 2015 della rivista Nature Geoscience e si basa su due anni di osservazioni di dati meteorologici prelevati dal rover della NASA nei pressi di un cratere da impatto meteoritico nella regione equatoriale di Marte.
Secondo Vincent Chevrier, professore presso l’Università dell’Arkansas, in determinate circostanze, e solo per poche ore al giorno, vi sono proprio tutte le condizioni necessarie per la formazione di acqua salmastra liquida sulla superficie del pianeta.

In questo modo, diverse striature scure sui pendii della superficie del pianeta, ancora non spiegate fino ad adesso, potrebbero essere giustificate dall’esistenza di acqua salata in superficie. Ma la conseguenza più diretta e più interessante riguardo a tale scoperta è naturalmente la possibilità di esistenza di vita batterica in conseguenza della presenza di acqua salata in superficie. Come sappiamo, sulla Terra diverse forme di vita unicellulare e pluricellulare proliferano in ambienti marini e in ambienti di acqua anche molto salata.
Tuttavia lo stesso scienziato ritiene che le condizioni sul pianeta non siano proprio quelle ideali per sostenere forme di vita, fossero anche batteriche. A causa del freddo e del clima molto secco, eventuale acqua sulla superficie del pianeta potrebbe congelare oppure bollire in pochissimi minuti disperdendosi nell’atmosfera, anche a causa della bassissima pressione di quest’ultima.

Tuttavia il rover Curiosity della NASA ha dimostrato l’esistenza di sali di perclorato nel suolo del pianeta e la presenza di queste sostanze favorirebbe l’esistenza di acqua liquida in superficie. Ulteriori missioni robotiche inviate su Marte potrebbero in futuro trovare in maniera diretta l’esistenza di acqua salmastra.
Come specifica lo stesso scienziato, però, vi sono buone possibilità che la vita sia esistita in uno lontano passato di Marte e l’eventuale presenza di acqua salata sulla superficie, anche se non può da sola obiettivamente essere di supporto forme di vita, potrebbe avere implicazioni positive per un’eventuale missione umana sul pianeta qualora l’equipaggio avesse bisogno di acqua in maniera continuativa.

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