E così siamo arrivati al 2015, ossia l’anno di ambientazione del film di fantascienza Ritorno al futuro – Parte II, con Michael J Fox e Christopher Lloyd. Viene spontaneo chiedersi quale siano quelle tecnologie e, in generale, tutte quelle previsioni a livello di progresso tecnologico che gli autori e i produttori del film abbiano in un certo senso “azzeccato“.
Vantando la prima parte del film un’ambientazione molto dettagliata con numerose tecnologie mostrate a schermo, era quasi ovvio che molte di queste dovessero restare soltanto una fantasia degli autori. Alcune, invece, hanno mostrato una certa verosimiglianza con determinate tecnologie odierne.
Indice
Le automobili volanti
Ma cominciamo dalle note automobili volanti, una delle tecnologie distintive del 2015 di Ritorno al futuro. A tal proposito, diciamoci la verità: erano in pochi, già ai tempi di uscita del film (1989), a credere che nel giro di poco meno di trent’anni sarebbero state disponibili automobili volanti per la massa e addirittura vecchie automobili modificate affinché potessero volare. Nonostante qualche prototipo (che sembrano più piccoli aeroplani monoposto, per la verità) sia stato creato da inventori solitari appassionati di automobili e di tecnologia del volo, la situazione odierna per quanto riguarda il trasporto pubblico nei cieli resta sempre a totale appannaggio dei soli voli di linea.
Il volopattino
Nonostante le numerose bufale scatenatesi in Rete negli ultimi anni, non si è ancora mai giunti ad un qualcosa che possa sostentare il peso di una persona basandosi su quella che potrebbe letteralmente definirsi una tecnologia anti-gravità come quella del “volopattino”. Addirittura poi utilizzare l’attrito del movimento di un piede per spostarsi in avanti, in pieno stile skateboard, sembra ancora del tutto solo una fantasia.
Tuttavia le sperimentazioni riguardanti tecnologie a levitazione magnetica si susseguono e un oggetto del genere potrebbe essere disponibile sugli scaffali dei supermercati nel giro di pochi decenni. Per il momento bisogna accontentarsi di cose tipo il monociclo auto-bilanciato Ninebot One o, se guardiamo ai meri prototipi, all’hoverboard della Lexus.
Scanner biometrico delle impronte digitali
Una tecnologia che si può definire disponibile è quella invece relativa allo scanner biometrico delle impronte digitali per l’apertura delle porte dall’esterno (“Premi la placca col pollice!”). Tecnologie del genere sono ormai a portata di pollice, basti pensare a quelle relative ad alcune marche di smartphone, come l’iPhone, e a tutte quelle tecnologie di Touch ID i cui annunci si stanno susseguendo proprio in questi anni. Per quanto riguarda in particolare le maniglie, in commercio esistono già serrature che si aprono solo a seguito del riconoscimento dell’impronta digitale della persona autorizzata ad entrare.
Cliniche di ringiovanimento
Per quanto riguarda le cliniche di ringiovanimento, grazie ad una delle quali Doc riesce a risistemarsi l’aspetto corporeo, la faccia, e, in generale, la salute donandosi diversi decenni di vita in più, c’è da dire che cliniche di bellezza e di salute stanno facendo in questi anni passi da gigante per quanto riguarda il ritocco facciale e in generale di molte parti del corpo. Anche le tecnologie per la ricostruzione o la rigenerazione di organi interni o esterni stanno facendo passi enormi negli ultimi anni.
Cliniche che possano donare decenni di vita in più a richiesta sembrano però ancora lontane e presenti solo nell’immaginario collettivo o in quello dei transumanisti e l’unica cosa che attualmente può effettivamente allungare l’esistenza di una persona resta strettamente lo stile di vita adottato.
I vestiti
E i vestiti? Beh, a dire il vero costruire una giacca come quella che indossa Marty nel 2015 sarebbe stato non molto difficile nemmeno per l’epoca della produzione del film, ma è l’utilità intrinseca della giacca stessa a far sorgere diversi dubbi su una eventuale produzione in massa. La tecnologia odierna sembra seguire più la via dei cosiddetti smart clothes, ossia abiti dotati di chip e varie tecnologie indossabili con funzioni diverse e con sensori spesso connessi alla Rete (Internet delle cose).
Per quanto riguarda le scarpe, che vantano lacci automatici e una sorta di “chiusura centralizzata“, la Nike, ossia lo stesso marchio delle scarpe di film, ha annunciato la messa in commercio di scarpe molto simili a quelle dei film non solo esteticamente ma anche per quanto riguarda la stessa futuristica chiusura automatica.
Non ha mai avuto alcun seguito, invece, la moda delle tasche portate al rovescio, ossia al di fuori dei pantaloni, se non qualche allegra imitazione che difficilmente sfocerà nel mercato di massa.
Lo Squalo in ologrammi a tre dimensioni
In Ritorno al futuro – Parte II una delle scene più divertenti tra quelle ambientate nel 2015 è quella relativa alla film Lo Squalo, arrivato addirittura al 19º capitolo. Quando Marty passeggia per Hill Valley nella piazzetta davanti alla Torre dell’Orologio, si trova a passare davanti a un cinema e viene quasi divorato da quello che si rivela poi essere uno squalo pubblicitario realizzato come vero e proprio ologramma in tre dimensioni. Al momento, film olografici non sono mai stati realizzati nè vi sono avvisaglie per una possibile produzione di film con tecnologie olografiche, probabilmente perché produzioni del genere potrebbero avere costi enormi anche per quanto riguarda le sale di visione nei cinema. Il fatto è che, anche se la produzione di video olografici attualmente sembra possibile, sono le frequenze di aggiornamento a risultare terribilmente lente e inadatte ad ogni possibile applicazione consumer. Nei prossimi decenni potrebbero però entrare in commercio le prime TV olografiche con un refresh rate e un costo di produzione dei contenuti accettabili.
Targhe automobilistiche con codice a barre
Nel film si vede inoltre la De Lorean, ossia l’automobile-macchina del tempo realizzata da Doc, portare, al posto della targa, un codice a barre. Una tecnologia del genere potrebbe oggi non essere proponibile in quanto le targhe automobilistiche devono poter essere lette da tutti (ognuno deve poter annotare il numero di targa di un veicolo in casi di emergenza o di una denuncia alle autorità). Tuttavia sono state effettuate diverse sperimentazioni, in particolare negli Stati Uniti, riguardo a targhe automobilistiche che possono essere lette a distanza tramite particolari dispositivi in dotazione alle forze dell’ordine.
Ulteriori miglioramenti di tale tecnologia avverrebbero, naturalmente, grazie alla connessione a Internet da parte del veicolo la cui identificazione potrebbe risultare, sempre da parte delle forze dell’ordine, praticamente istantanea.
Videoconferenza
Nel film si nota come la videoconferenza telefonica sia un atto del tutto quotidiano quando Marty risponde al telefono comunicando con Needles nel salotto tramite un enorme schermo piatto posto su una parete. Tale tecnologia è già ampiamente alla portata di tutti da diversi anni grazie ad Internet e ad una pletora di applicazioni di messaggistica con le quali è possibile collegarsi con chiunque altro capo del mondo con un collegamento audio e video.
Il viaggio nel tempo
Secondo la spiegazione fornita dallo stesso Doc, egli avrebbe inventato una macchina capace di viaggiare nel tempo grazie a quella che può essere considerata una vera e propria visione apparsagli nel 1955 (l’anno del viaggio nel passato da parte di Marty) dopo aver battuto con la testa nel bagno. Tutto ciò sarebbe stato possibile grazie al cosiddetto flusso canalizzatore (nella foto), uno strumento elettronico non bene identificato ma capace di convogliare ed utilizzare ben 1,21 gigawatt di potenza, una potenza tale da modificare e deformare lo stesso spazio-tempo intorno alla struttura della De Lorean. Gli autori non si sono spinti oltre nelle spiegazioni e nei dettagli a livello tecnico-scientifico e hanno lasciato grande spazio all’immaginazione dello spettatore. Tuttavia, diverse ricerche sono state effettuate nel campo relativo al viaggio nel tempo e diverse tecnologie per il viaggio nel tempo sono state immaginate ma uno strumento o una metodologia adoperabile in tal senso in un futuro prossimo sembrano al momento alquanto irreali.
Grazie all’avvento della Rete, però, ampio spazio invece stata data all’immaginario collettivo grazie anche al diffondersi di leggende metropolitane o vere e proprie bufale riguardo a presunti viaggiatori del tempo.
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