100.000 galassie analizzate alla ricerca di tracce di civiltà aliene avanzate
Categoria: Scienze e tecnologia
Una squadra di astronomi e scienziati, utilizzando il telescopio spaziale orbitante WISE della NASA, ha analizzato oltre 100.000 galassie cercando all’infrarosso tracce dell’energia prodotta dalle tecnologie di eventuali civiltà aliene avanzate. Le osservazioni avrebbero dato esito negativo per gran parte delle galassie analizzate.
L’ipotesi di fondo su cui si poggia la ricerca deriva dalla convinzione secondo cui se eventuali civiltà aliene avanzate tecnologicamente fossero esistite per almeno qualche milione di anni avrebbero potuto colonizzare un’intera galassia. Per arrivare ad una colonizzazione di livello galattico, tali civiltà avrebbero emesso moltissima energia tramite gli apparati tecnologici necessari ad un’impresa del genere (si parla di quantità di energie mastodontiche, molto maggiori di quella prodotta dal nostro sole). L’emissione di tali quantità di energia sarebbe dovuta essere dunque rilevabile alle lunghezze d’onda dell’infrarosso.
Tuttavia gli stessi scienziati ci tengono a precisare che ulteriori approfondimenti e osservazioni molto più complesse andranno eseguite in futuro per tentare di ottenere risposte più sicure ed appropriate.
Lo stesso Roger Griffith, ricercatore ed autore principale dello studio, riferisce che la strumentazione ottica orbitante ha esaminato e classificato circa 100.000 tra alcune delle galassie più promettenti e che sono state trovate circa 50 galassie che possono vantare insoliti alti livelli di radiazione nell’infrarosso. Ulteriori studi, in futuro, potranno rivelare se la provenienza di queste radiazioni derivi da processi astronomici naturali o da fenomeni artificiali prodotti da civiltà aliene molto avanzate al livello tecnologico.
Il satellite spaziale WISE della NASA vanta una strumentazione ottica adatta a captare le lunghezze d’onda all’infrarosso per altri scopi astronomici. La ricerca di civiltà aliene tramite il rilevamento di tracce all’infrarosso è stata un’idea del professore di astronomia e astrofisica della Penn State University Jason T. Wright, che ha avviato la ricerca.
La squadra tuttavia ha annunciato di aver fatto la scoperta di alcuni misteriosi nuovi fenomeni nella Via Lattea e che i risultati di tutte le ricerche verranno pubblicati su Astrophysical Journal.
“Se una civiltà avanzata capace di viaggiare nello spazio utilizza grandi quantità di energia proveniente dalle stelle della sua galassia per utilizzare computer, il volo spaziale, la comunicazione, o qualcosa che non possiamo ancora immaginare, la termodinamica ci dice che questa energia deve essere irradiata come calore nella lunghezza d’onda dell’infrarosso”, riferisce Wright. “Questa stessa fisica di base fa sì che il vostro computer irradi calore mentre è acceso”.
La teoria secondo cui una civiltà aliena avanzata potrebbe colonizzare un’intera galassia e che l’energia che essa utilizza, ricavata dalle stelle attraverso una tecnologia teorica conosciuta come “sfera di Dyson”, potrebbe essere rilevata all’infrarosso fu proposta per primo dal fisico Freeman Dyson nel 1960 ma solo oggi è stato possibile tentare di analizzare lontanissime galassie all’infrarosso grazie alle nuove strumentazioni ottiche orbitanti intorno alla Terra.
“Guardando più attentamente la luce di queste galassie”, riferisce ancora Wright, “dovremmo essere in grado di spingere la nostra sensibilità alla tecnologia aliena a livelli molto più bassi per distinguere meglio il calore derivante da fonti astronomiche naturali da fonti di calore prodotte da tecnologie avanzate. Questo studio pilota è solo l’inizio.”
Approfondimenti
- Search for advanced civilizations beyond Earth finds nothing obvious in 100,000 galaxies | EurekAlert! Science News (in inglese)
- The Ĝ Infrared Search for Extraterrestrial Civilizations with Large Energy Supplies. III. The Reddest Extended Sources in WISE – Abstract – The Astrophysical Journal Supplement Series – IOPscience (abstract, in inglese)
Commenta